lunedì, gennaio 22, 2007
Partiamo dai concetti di base: Super Bowl.
Il Super Bowl è l'incontro che assegna il titolo di campione della National Football League (NFL), la lega professionistica statunitense di football americano.
Molti di voi non avranno idea di cosa significhi il Super Bowl per ogni americano che si rispetti, ma sono qui apposta per cercare di farvelo capire: in poche parole è l'evento sportivo più importante dell'anno, in grado di paralizzare per un giorno l'intera nazione davanti al teleschermo ed è quasi considerato come un giorno di festa nazionale.
Negli Stati Uniti il Super Bowl tende ad avere un pubblico televisivo che si stima tra gli 80 e i 90 milioni di spettatori (su un totale di 300 milioni).
Infine la pubblicità in TV: nessun spot pubblicitario costa tanto quanto quelli del Super Bowl, purtroppo non ho cifre sottomano ma è qualcosa di allucinante.

Passiamo al titolo: omaggio agli U.S.A. che scrivono mese e giorno al contrario di tutti gli altri, ma da chi usa i galloni e le yards vi sareste aspettati qualcosa di uguale a noi??
Il 41 scritto in numeri romani, nessuno sa niente di latino ma il Superbowl va rigorosamente scritto così: mistero.

Il Super Bowl, probabilmente per l'influenza della zia americana patita di football collegiale, mi ha sempre attirato e quest'anno c'è un motivo speciale che l'altra notte mi ha fatto rimanere in piedi fino ad ore inusuali per il sottoscritto: gli Indianapolis Colts.
Indianapolis è la città dove sono andato in scambio universitario, i Colts sono i padroni incontrastati di questa città e Peyton Manning (nome e cognome del loro quarterback, il capo dell'attacco della squadra tanto per rendere l'idea) è venerato come se fosse una divinità.
Ieri notte è successo l'incredibile: Indianapolis giocava contro la sua "bestia nera" (New England Patriots), la partita iniziava malissimo con un 21 a 3 per gli avversari ma poi Peyton ha preso per mano la squadra portandola alla vittoria per 38 a 34.
Ho sentito qualche amico all'Indiana University e là sono letteralmente impazziti.

Ora li aspetta il Super Bowl: lo spartiacque fra chi rimarrà nella storia e chi verrà dimenticato in fretta, tutto in un'unica partita.
Ironia della sorte vuole che, nonostante le enormi dimensioni degli Stati Uniti, al Super Bowl si affronteranno Indianapolis e Chicago: città che distano fra loro non più di 3 ore d'auto, pause-Starbucks escluse.
Un'ultima nota che ho volutamente lasciata per ultima, non sapevo neanche se inserirla visto che dovrebbe essere la normalità ma tant'è: sarà il primo Super Bowl della storia con un coach afroamericano e, visto che là vogliono sempre strafare, entrambi i capi-allenatori sono di origine afroamericana; per 40 anni non se n'è visto neanche uno ed ora ne avranno due in contemporanea, meglio così!
 
posted by il Valery at 9:44 AM |


4 Comments:


At 11:46 AM, Anonymous Anonimo

appoggio la tua soddisfazione, ho appena visto gli highlights del match ed è stato qualcosa di veramente storico! Vedremo contro i Bears cosa saranno in grado di fare a Miami, ma sono assai fiducioso..

 

At 12:25 PM, Blogger il Valery

Quando: Domenica 4 Febbraio
Dove: salotto di casa mia
Chi: qualche pazzo con problemi d'insonnia
Cosa: visione in diretta del Super Bowl

Se qualcuno volesse aderire all'iniziativa sono disposto ad organizzare la cosa.

Guest star: Janet Jackson

 

At 1:42 PM, Anonymous Anonimo

...appoggio la proposta e dò la mia candidatura al posto laterale,braciolo-side del divano...

 

At 6:20 PM, Anonymous Anonimo

2,5 milioni di dollari per 30 secondi di spot.,,