venerdì, febbraio 09, 2007
Vecchia cariatide avvolta in un ermellino della prima guerra mondiale, questo post è per te

per te, che stamane su quel vagone della metropolitana hai assunto le vesti del più rustico spaccalegna tirolese inveendo contro l'ensemble di suonatori zingari, colpevoli a tuo avviso di essere zingari, di essere in cinque, di suonare ad un volume superiore alla norma,

per te, che dai esibizione della tua cultura da primate sfoderando perle di populismo d'accatto "com'è possibile? tutto il giorno a non fare nulla! A lavurà! "E questi a fine giornata guadagnano più dei nostri muratori, e non denunciano mica le tasse eh!"

per te, che ti sei eletta a trascinatrice delle masse lanciandoti in una demagogica filippica sulle nefaste conseguenze prodotte nel nostro Paese dal flusso di immigrati, raccogliendo persino consensi in quello che non era più un vagone ma un campagna bergamasca popolata da una schiera di australopitechi leghisti,

A te, sperando che tu stia leggendo, va il mio pensiero che nella metro rimane nascosto dietro un laconico "Si vergogni", a te queste poche parole in grado di esprimere al meglio i miei sentimenti:

Chiudi quel vespasiano vecchiaccia e lasciami apprezzare la famosa Aria così egregiamente riprodotta dai ragazzi di fronte a noi.

(3 violini plus chitarra plus fisarmonica plus ampli)

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posted by Upstream at 3:49 PM |


2 Comments:


At 8:05 PM, Anonymous Anonimo

...No comment...
Bravo Up!

 

At 2:54 PM, Blogger master Chef

Sai che hai il mio pieno appoggio e totale supporto per iniziative forti nei confronti di certe persone

Purtroppo Milano e' piena di "cariatidi avvolte in ermellini della prima guerra mondiale" (a dire il vero anche a Verona non siamo messi benissimo...)

Una cosa curiosa, soprattutto con le persone di una certa eta', e' che evocano in racconti avvolti da un alone di mito gli "Italiani costretti a lasciare la loro terra e andare in America/Germania per non morire di fame". "Sai ci voleva molto coraggio a lasciare tutto, prendere una valigia con dentro poche cose e partire. E per guadagnare i soldi per il biglietto vendevano tutto quello che avevano di piu' caro erano proprio momenti molto difficili"...poi due minuti dopo ti sparano dichiarazioni agghiaccianti su quella che spesso chiamano la "piaga" dell'immigrazione...

Ho provato piu' volte a chiedermi quale sia la differenza, agli occhi di queste persone, tra un Malese/Nigeriano/Ghanese di oggi e un Italiano di allora.

Dopo lunghe analisi ho trovato due punti chiave

1) I migranti di oggi arrivano su imbarcazioni che devono essere per forza di lusso. Avete mai sentito dire "Avvistata una carretta del mare con 200 persone in terza classe?". No, infatti. Cara Signora Cariatide, Vicoquattro Tours&Travels e' lieta di offrirLe una crociera nel Mediterraneo su una di tali imbarcazioni (porti il Suo ermellino, le tornera' utile nelle famose serate di gala sul ponte della prima classe)

2) Avete mai visto un servizio al tg in cui a Lampedusa sbarcasse qualcuno con una valigia? No, risposta esatta.
Come dice Lei Signora Cariatide, hanno talmente poca voglia di lavorare che prima di partire non hanno nemmeno la voglia di farsi la valigia.
Egregia Signora Cariatide, essendo Lei la prima cliente della nostra agenzia saremo lieti di omaggiarLa, al suo eventuale ritorno dalla crociera nel Mediterraneo, con un viaggio in un paradiso dello shopping. A Sua scelta le regaleremo un viaggio di un mese all-inclusive in Darfur o Guinea Bissau. Un consiglio: seguendo quello che fanno i locali quando vengono in Italia si conceda un piccolo lusso nel nome del relax: non prepari nemmeno la valigia, data la florida economia locale trovera' sul posto tutto quello che le servira'.


Detto questo, cara Signora Cariatide, mi unisco al mio collega: si vergogni e pensi che se gia' ai tempi dell'emigrazione italiana la situazione era drammatica, oggi lo e' ancora di piu'