sabato, febbraio 17, 2007
Concerto davvero emozionante ieri sera.
Molte delle loro ultime canzoni hanno una resa live solida e prorompente. Penso ad esempio a dividing opinions, con la quale hanno aperto il concerto, e al suo muro di chitarre che ci ha travolti come un piccolo caterpillar. I volumi erano ben calibrati. La trama sonora equilibrata e senza sbavature. L'unico neo: le voci. Basse rispetto al contesto e spesso letteralmente sovrastate dagli strumenti.
Poi mi piace come stanno sul palco. Mi piace soprattutto il contrasto che più volte è venuto a crearsi tra uno dei due chitarristi, completamente alienato, e il violinista, in uno stato di perenne calma apparente.
Il contrasto in generale è una delle caratteristiche portanti del loro ultimo lavoro; un cd che mescola influenze diverse (post rock shoegaze elettronica) e che per questo è di difficile inquadramento.
L'immagine: nella suite finale ad un tratto jukka molla la chitarra e va ad aggiungersi allla batteria con un secondo tom. 4 bacchette indemoniate in un delirio ritmico post rockeggiante e subito sotto il violinista, completamente avulso dal contesto. Dividing Opinions.
In definitiva concerto coinvolgente e pubblico molto caldo. Complimenti ai Giardini. Rainbow pieno.
Grazie al gruppo di ragazzi che ci ha recuperato non-so-nemmeno-io-dove, traghettandoci verso il rainbow. Saremmo probabilmente arrivati a concerto concluso.
Molte delle loro ultime canzoni hanno una resa live solida e prorompente. Penso ad esempio a dividing opinions, con la quale hanno aperto il concerto, e al suo muro di chitarre che ci ha travolti come un piccolo caterpillar. I volumi erano ben calibrati. La trama sonora equilibrata e senza sbavature. L'unico neo: le voci. Basse rispetto al contesto e spesso letteralmente sovrastate dagli strumenti.
Poi mi piace come stanno sul palco. Mi piace soprattutto il contrasto che più volte è venuto a crearsi tra uno dei due chitarristi, completamente alienato, e il violinista, in uno stato di perenne calma apparente.
Il contrasto in generale è una delle caratteristiche portanti del loro ultimo lavoro; un cd che mescola influenze diverse (post rock shoegaze elettronica) e che per questo è di difficile inquadramento.
L'immagine: nella suite finale ad un tratto jukka molla la chitarra e va ad aggiungersi allla batteria con un secondo tom. 4 bacchette indemoniate in un delirio ritmico post rockeggiante e subito sotto il violinista, completamente avulso dal contesto. Dividing Opinions.
In definitiva concerto coinvolgente e pubblico molto caldo. Complimenti ai Giardini. Rainbow pieno.
Grazie al gruppo di ragazzi che ci ha recuperato non-so-nemmeno-io-dove, traghettandoci verso il rainbow. Saremmo probabilmente arrivati a concerto concluso.
Etichette: concerti, concerti milano, giardini di miro, rainbow club