lunedì, ottobre 09, 2006
Con un certo ritardo ho visto "Thank you for smoking".
Non aspettatevi un film alla the insider (peraltro ottimo), il tabacco è sempre sullo sfondo ma il genere è completamente diverso.
Si tratta di una commedia irriverente che affronta con taglio cinico e sarcastico un tema molto sentito negli stati uniti, quello della lotta alle multinazionali della morte (tabacco, armi, alcool, junk food e so on).
Al centro, vi è la storia di questo spavaldo personaggio chiamato a difendere, presso l'opinione pubblica, un'industria (quella delle sigarette appunto) che miete migliaia di vittime al giorno e che è costretta a subire il fuoco di fila della politica e della stampa. Il nostro si destreggia con una certa maestria nella pioggia di accuse che la sua industria è costretta a subire; ha un ottimo eloquio, con le parole risulta decisamente convincente. Il "santone della persuasione" tanto leader e carismatico di fronte ad un audience, è in realtà un uomo solo, i cui unici amici sono altrettanti mercanti di morte, al servizio rispettivamente dell'industria delle armi e dell'alcol.
Non aspettatevi un film alla the insider (peraltro ottimo), il tabacco è sempre sullo sfondo ma il genere è completamente diverso.
Si tratta di una commedia irriverente che affronta con taglio cinico e sarcastico un tema molto sentito negli stati uniti, quello della lotta alle multinazionali della morte (tabacco, armi, alcool, junk food e so on).
Al centro, vi è la storia di questo spavaldo personaggio chiamato a difendere, presso l'opinione pubblica, un'industria (quella delle sigarette appunto) che miete migliaia di vittime al giorno e che è costretta a subire il fuoco di fila della politica e della stampa. Il nostro si destreggia con una certa maestria nella pioggia di accuse che la sua industria è costretta a subire; ha un ottimo eloquio, con le parole risulta decisamente convincente. Il "santone della persuasione" tanto leader e carismatico di fronte ad un audience, è in realtà un uomo solo, i cui unici amici sono altrettanti mercanti di morte, al servizio rispettivamente dell'industria delle armi e dell'alcol.
Più che un film sul tabacco pare una lezione di ars argomentativa.
L'aspetto curioso, e nel contempo attraente di tutta la storia, sta infatti nella particolare abilità del protagonista nel riuscire a convincere i propri interlocutori della bontà di tesi assolutamente condannabili e insensate. Sullo sfondo l'ormai abusata immagine del popolo americano-gregge pronto ad assorbire passivamente e ad uniformarsi a qualsivoglia opinione purchè confezionata con cura e in modo avvincente.
Il film è piacevole, ha un certo ritmo anche se a tratti boccheggia per carenza di spunti.
Unica nota negativa la presenza di katie holmes nel cast. Spenta ed inespressiva come il suo solito, meriterebbe di esplodere in turbillion di marschmellows e zucchero filato gusto fragola quanto è stucchevole.
Per gli aficionados di oc, cammeo strappasorriso di adam brody.
Consigliato agli imbonitori o a chi deve interfacciarsi con una platea.
L'aspetto curioso, e nel contempo attraente di tutta la storia, sta infatti nella particolare abilità del protagonista nel riuscire a convincere i propri interlocutori della bontà di tesi assolutamente condannabili e insensate. Sullo sfondo l'ormai abusata immagine del popolo americano-gregge pronto ad assorbire passivamente e ad uniformarsi a qualsivoglia opinione purchè confezionata con cura e in modo avvincente.
Il film è piacevole, ha un certo ritmo anche se a tratti boccheggia per carenza di spunti.
Unica nota negativa la presenza di katie holmes nel cast. Spenta ed inespressiva come il suo solito, meriterebbe di esplodere in turbillion di marschmellows e zucchero filato gusto fragola quanto è stucchevole.
Per gli aficionados di oc, cammeo strappasorriso di adam brody.
Consigliato agli imbonitori o a chi deve interfacciarsi con una platea.