giovedì, settembre 28, 2006
Premessa:
Ieri era mercoledì. Il mercoledì nella maison vicoquattro si carica di un significato particolare. Da circa due anni infatti si celebra un'importante appuntamento enogastronomico: "I mercoledì di via vico". Dopo una partenza in sordina, la rassegna ha acquisito una notorietà che ha valicato i confini della metropoli meneghina finendo per l'essere considerata un must dai bons viveurs della penisola.
In realtà non è vero niente, "i mercoledì di via vico" sono un 'appuntamento cult per la cricca di fedelissimi che ci gravita attorno durante i quali succedono le peggio cose, un po' sotto tutti i punti di vista. Ciò non toglie comunque che ci sappiamo fare, specialmente uno di noi (mastechef) vero e proprio deus ex machina dei fornelli.

Ieri, serata dal retrogusto autunnale. In perfetta solitudine mi sono lanciato nella preparazione del rinomato dolce tirolese: lo strudel di mele. E in altrettanta perfetta solitudine ho inanellato una serie di errori clamorosi: pasta spessa come una focaccia genovese, quantità di limone tale da inibire l'attività di evacuazione per almeno un bimestre etcetc..
Anyway vi illustro la ricetta, ringraziando al contempo la sig.ra Bele per il puntuale supporto telematico, .


Ingredienti per 8 porzioni
# 250/300 gr farina
# 1 uovo
# pizzico di sale
# 5-6 cucchiai di acqua tiepida
# 1/2 cucchiaino di zucchero
# 50 gr. burro

- per il ripieno:
# 1 kg di mele (mi raccomando renette, chè lasciano meno liquido)
# mezzo bicchierino di brandy
# 100 gr. burro
# 4 cucchiai di pane grattugiato (solo mollica). In alternativa biscotti savoiardi da polverizzare.
# 100 gr zucchero
# la scorza grattugiata di 1 limone
# 1 cucchiaino raso di cannella in polvere
# 80 gr. di uva sultanina ammorbidita in acqua tiepida
# 50 gr di pinoli
# zucchero a velo

Allora. Ci sono due modi per archiviare la pratica "sfoglia". Recarsi al più vicino supermercato e con fare meschino agguantare la sempre ottima sfoglia pronta Buitoni.
Vicoquattro esprime un no compatto di fronte a questi futili escamotage. E sceglie il secondo, da veri puristi, per chi non deve chiedere mai, per chi "con quelli come te è sempre in pari".

Anzitutto setacciare la farina con il sale e lo zucchero; disporla a fontana sulla spianatoia.
Al centro versarvi l'acqua tiepida, l'uovo intero e il burro ammorbidito a temperatura ambiente.
Sulla tecnica di impastaggio si potrebbe aprire un simposio: ognuno ha la sua e la difende con inusitato orgoglio. Noi adottiamo l'approccio celodurista-sadoultragore.
Impastiamo virilmente, battendo il composto con una certa energia sulla spianatoia. Più e più volte allo scopo di rendere la pasta elastica.
Al termine creare una palla, avvolgerla in un telo leggermente infarinato, coprirlo con una terrina preriscaldata e lasciarla riposare per 30 minuti circa.


Meanwhile, affaire ripieno. Sbucciare le mele, privarle dei torsoli, affettarle finemente, metterle in una terrina e irrorarle con il brandy. Se si è sull'orlo di una cirrosi va bene anche del succo di limone.
A parte mettere sul fuoco una padella con una noce di burro e farvi imbiondire il pane grattugiato. Per dare una sterzata calorica potete sostituire il pan grattato con dei savoiardi, che sbriciolerete finemente.
Mescolare la scorza del limone con la cannella e lo zucchero.

Trascorsi i 30 minuti, riprendere la pasta e disporla sopra un telo pulitissimo e infarinato.
Stenderla con il mattarello,

IMPORTANTE calcate pure la mano perchè dovrà risultare sottilissima.

TIP: dopo qualche passaggio di mattarello passare le mani, dalla parte del dorso, sotto il telo (infarinate leggermente il dorso delle mani) ed allargare uniformemente la pasta con un solo movimento delle mani, avendo cura di non provocare fori.

Intermezzo
Antico detto austriaco: per essere sicuri della giusta consistenza della sfoglia, basta farvi scivolare sotto una lettera d' amore degli anni passati: se si possono decifrare le tenere parole, lette un tempo col batticuore vuol dire che la pasta è perfetta.
/Intermezzo

Ritagliate i bordi eventualmente rimasti più spessi.

Spennellare la sfoglia con il burro fuso e distribuirvi sopra il pane grattugiato e, sopra questo, le mele, l'uvetta, il misto di zucchero, la scorza di limone e la cannella, lasciando ai bordi 2 cm di pasta scoperta da ingredienti.
Arrotolate lo strudel su se stesso conferendogli la forma che lo contraddistingue e facendo attenzione a chiuderlo bene ai bordi, per evitare che durante la cottura ne possa uscire il ripieno.
Trasferitelo su una placca da forno
Spennellare abbondantemente la pasta col burro fuso e mettere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti / 1 ora circa.
A cottura ultimata, zucchero a velo a cascata.

Servire tiepido accompagnandolo con un dolcissimo Trentino Moscato Rosa o con una Malvasia delle Lipari. Anche il Brachetto è ok. Se volete essere proprio arroganti (e avete tutta la nostra stima) sfoderate un Alto Adige Goldmuskateller, vino dalle intense note floreali. Tiè.

(ah le foto. Ehm siccome in questo periodo ho la memoria di un invertebrato, ho dimenticato la mia digitale. Ho scattato qualcosa con il telefonino ma la qualità è imbarazzante. Quindi o mi prodigo in un pesante fotoritocco o fuffa.)
 
posted by Upstream at 5:34 PM |


2 Comments:


At 12:28 AM, Blogger il Valery

Grandissima produzione in questo "Mercoledì di Via Vico": strudel di mele trasformato in vera poesia,questa è arte!!

 

At 10:38 AM, Blogger master Chef

nonostante la nostra assenza il mercoledi' c'e' stato e ha fatto il botto...