martedì, ottobre 17, 2006
Riciclo uno scritto postato tempo fa in altra sede. Il tema della discussione era "fast food". Da buon cultore del junk food non potevo esimermi dall'intervenire. Questa è solo una mini rassegna senza alcuna vocazione universale (ho volutamente omesso i vari baracchini on the road fuori dal perimetro cittadino).


1 Via leoncino. Ho deciso di boicottare il covo di fondamentalisti vicino allo studio di benito buss1niell0 e opto per l'altro sulla sinistra andando verso la bra aperto non da molto. Organizzati e veloci. Peccato siano in 7 in due metri quadrati e si avverta una poco entusiasmante sensazione di promiscuita uomo-prodotto. Plauso alla forchettina salva sbrodolamenti che piace tanto alla mia ragazza. Io da vero homo dico no a forchettine e ammenicoli vari e infatti mi ungo sempre in ogni dove. Voto 7. Nuova promessa.

2 L'indiano imboscato in via cattaneo, ottima carne, quasi pulito, clima disteso plus frequentazioni dignitose (non da digos per intenderci). Sorrisi a fondo perduto del boss alla cassa che pare abbia seguito un corso di telemarketing per corrispondenza. Se solo cuocesse il pane come dio comanda e non nel microonde.. Voto 6,5. Outsider.

3 Il turco in via s. vitale. Offerta decisamente variegata: talvolta prodotti di gastronomia turca, tra cui dolcetti stile baclava che sento di consigliare. Musica turca sfracella meningi in loop continuo, tesserina fidelizza clienti con kebab omaggio dopo "x" acquisti. Carne ok, meno speziata rispetto agli altri. Possibilità di intrattenere business alternativi (turchia verso italia e viceversa) toccando i tasti giusti col vecchio, socievole anche il figlio. Voto 7/8. Garanzia.

4 Aziz o chi per lui di fronte al ferraris. L'opzione "panino con tutto" provoca un moto di intensa partecipazione emotiva nel titolare. Se è in serata, può capitare che una lacrima righi il suo volto devastato dagli effluvi della salsa piccante, fino a toccare picchi di inusitato romanticismo. La passione per il proprio lurido impiego è la vera nota vincente di questo baracchino. Unico neo: panetto troppo mignon. Anyway: pietra miliare.

5 Il merda, che a beneficio di chi ignora è il baracchino dietro le mura passato il ponte aleardi. La forza della tradizione. Nient'altro da dire. Leone d'oro alla carriera.

6 L'hotdoggeria sul lungadige (vicino alla bottega del krapfen). Offerta molto eterogenea, hot dog chiaramente ispirati ala tradizione austroungarica con qualche innesto avanguardistico. Evidentemente il nostro deve aver letto su max di aprile che la cucina fusion rappresenta il futuro della ristorazione. Il titolare, dalle chiare origini teutoniche, è un personaggio piuttosto curioso. Generalmente indossa guanti in lattice quasi stesse maneggiando materiale radioattivo. Noi qui si storce il naso perchè è importante che il produttore senta come proprio il frutto del suo lavoro, il guanto in lattice è sintomatico di un rapporto di non totale compenetrazione produttore-prodotto. Al diavolo i Nas!
Il tempo di preparazione dell'hotdog si aggira sui 15 minuti. Slow motion. L'hot dog è buono ma minuto. Doveroso il bis.


 
posted by Upstream at 11:11 AM |


2 Comments:


At 12:28 PM, Blogger Upstream

Ahaahah brese. È il feticcio definitivo. Sento già di volerla. Tu ne sei dotato compagno?

 

At 3:20 PM, Blogger master Chef

menzione d'onore per questo indumento...the ultimate jacket...