martedì, ottobre 24, 2006
Bombardato da messaggi promozionali di ogni tipo, spesso capita che mi perda a riflettere riguardo alla funzione altamente diseducativa che alcune pubblicità possono avere, con la creazione di inutili modelli che contribuiscono a cambiare la vita sociale: a livello microscopico magari (bifidus essensis), ma senza dubbio in maniera radicata nella popolazione. Mi spiego meglio introducendo la questione.
Qualcuno conoscerà la canzone "
Bartali", di Paolo Conte (quella diventata famosa per "..i francesi che si incazzano, e i giornali che svolazzano.."); ad un certo punto l'autore, mentre suona il suo pianoforte, canta così:

...
E' tutto un complesso di cose
che fanno si che io mi fermi qui
le donne a volte sono scontrose
o forse han voglia di far la pipì
...


Ebbene, qui non si tratta di pipì ma di qualcosa di solido o semisolido (ma il concetto che esprimerò è il medesimo), e il prodotto pubblicizzato è il seguente:


Negli spot pubblicitari di "Activia Danone" infatti, Alessia Marcuzzi comanda un manipolo di signore e signorine di ogni età, inizialmente tristi, depresse e rassegnate, ma che conseguentemente a un preciso avvenimento, diventano ad un tratto spensierate, soddisfatte e piene di vitalità. A questo punto un ingenuotto o semplicemente una persona disinformata al riguardo potrebbe domandare:

- Qual è il "preciso avvenimento"? Aspettano un figlio? Qualcuno dei loro parenti si sposa? Hanno avuto un aumento di stipendio? Il marito le porta fuori a cena? Sono arrivati i gerani nuovi da mettere nei vasi e da ammirare? -

No. Hanno semplicemente cagato.
Proprio così. Chi ha avuto, ha o avrà una morosa/ragazza/compagna/moglie sa benissimo che dietro un comportamento schivo e ostile rischiano di nascondersi problemi di questo tipo, assolutamente giustificabili (almeno in parte) per "visite mensili del marchese", ma veramente inopportuni quando si tratta di mancate defecazioni. Non mi sento di far passare come corretta l'idea che per simili questioni una persona peggiori volutamente i rapporti con gli altri, è assurdo. Ritengo che una femminista convinta e militante si indignerebbe nella mia stessa maniera per una interpretazione così semplicistica del concetto di donna e delle sue autentiche esigenze. La stessa risulterebbe peraltro offesa se osservasse come questo bisogno di "espellere" in maniera frequente e in discrete quantità, si accompagna sempre e comunque (su indicazione di altre pubblicità!) ad una alimentazione povera e orientata al sesso femminile (poor and woman-oriented): quantità penosamente minime di cereali a colazione, Jocca, Philadelphia, yogurt di ogni sorta...
Per chi possiede una briciola di senso fisico salta all'occhio che le due esigenze (espellere tanto e assumere poco) non vanno certo d'accordo, in quanto, per la Legge di Conservazione della Massa ("La quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante", principio del Lavoisier con il quale demolì la teoria del flogisto), a meno di perdite lungo il percorso o di trasformazioni biologiche alternative, si ha la seguente equazione:

Min = Mout

Dove Min è la massa in ingresso (assunta), mentre Mout è la massa in uscita (espulsa). Si fa presente che in Mout intervengono anche i termini prima citati di perdita o di trasformazione differente.
In definitiva: è un gatto che si morde la coda.
 
posted by Anonimo at 10:55 AM |


2 Comments:


At 5:39 PM, Blogger Upstream

Convengo e apprezzo il fondamento scientifico del pezzo.

È un problema che affligge maggiormente gli uomini a mio avviso.

La stipsi è il male del futuro.

Dovrebbero cambiare testimonial.

Non so, Galeazzi o Ferrara.

 

At 12:23 PM, Blogger Upstream

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