giovedì, ottobre 26, 2006
In Congo (ma non solo ahimè NdU) sì!
Avvocati congolesi sull'orlo di una crisi di nervi. Penuria di clienti, la causa del malumore. Corruzione endemica e radicata dei giudici, la causa delle sale d'aspetto vuote.
Perchè dovrei sborsare quattrini per un avvocato quando posso in tutta sicurezza pagare direttamente il giudice?
In Congo trova cittadinanza il concetto di giustizia on demand (o justice for sale), all'incirca la stessa logica sottesa al superamento di un esame Cepu, se vogliamo prendere un esempio trendy.
Hai bisogno di una determinata pronuncia giudiziale? Trac, sganci la grana (nell'ispecie mille dollarozzi) e oplà.. a vous la sentence!
I giudici, dal canto loro, non sono nemmeno troppo biasimabili. È sufficiente pensare alla retribuzione percepita (100dollari al mese) o alle condizioni in cui lavorano (non c'è un ufficio, non hanno pc..) per comprendere come il mercimonio della loro funzione sia l'unica opzione rimasta loro.
Accanirsi contro il sistema giudiziale congolese è fin troppo facile (quanto inutile): sperare che in quelle terre attecchisca la cultura della legalità è come confidare che una ragazza posti sul forum di hwupgrade.it.