mercoledì, ottobre 25, 2006

Domenica 22 Ottobe ore 23 circa, pochi metri da vicoquattro

Io, emme gi e il ruzz (ospiti per la laurea di emme gi di cui è stata data documentazione fotografica) ci avviciniamo al portone. Si scherza allegramente come sempre e quasi sulla porta dico agli altri "Provate a immaginare cosa succede se adesso scopriamo che hanno cambiato la serratura..." (sottointeso ci tocca dormire sotto un ponte dei navigli). Pochi metri avanti a noi una signora sulla cinquantina tipicamente milanese. Arriva davanti alla porta e apre di fretta con le chiavi. Noi arriviamo, la salutiamo con un cordialissimo "buonasera" e facciamo per entrare sfruttando il portone già aperto...e qui succede la cosa fantastica...
La signora ci guarda senza salutarci e mi fa: "Scusi, mi fa vedere se le chiavi girano nella porta? No, perché io abito qui e non la conosco"

Innanzi tutto vi fornisco una fotografia di cosa ha visto questa simpatica signora...
Il primo della fila ero io. Chiavi in mano, valigia nella mano sinistra e portatile sulla spalla desra. Il secondo era il neo-ingegnere che aveva da un lato la valigia e dall'altra teneva 2 appendini, uno con una camicia bianca e l'altro con una giacca cammello ancora all'interno del nylon della pulitura a secco. Chiudeva i ranghi il ruzz con la sua valigia...un tipico quadretto da Banda Bassotti direi...

Lì per lì mi sono venute in mente una serie di cose (tipo "Cara signora, nel palazzo ci sono 3 scale con circa 10 appartamenti ciascuna. Io abito qui da 5 anni, mi scusi se non sono venuto a presentarmi prima") ma, in parte per la mia nota plombe inglese e in parte perché la cosa mi aveva lasciato attonito e stavo per mettermi a ridere, ho risposto con un "Certamente" e ho inserito le chiavi.

Le chiavi, inutile dirlo, giravano nella serratura, cosa che emme gi, memore di antichi giochi a premi, ha sottolineato dalle retrovie con un "E adesso cosa abbiamo vinto?"

A questo punto, un persona con un minimo di savoir faire avrebbe risolto la faccenda in modalità taralli e vino, sdrammatizzando la figura meschina con un classico "Scusate ragazzi, si vede che non siete dei loschi figuri, è una brutta abitudine che ho, dovrò farmela passare. Buona serata"
E invece la cinquantenne milanese media non scende a questi compromessi. Con acidità ci guarda e dice "A parte che se aveste avuto cattive intenzioni sarebbe stato troppo tardi, comunque io non vi conosco e a mi infastidisce quando qualcuno entra con me dalla porta." Si gira e va verso il suo appartamento (per altro nella nostra stessa scala)

sono felice di non essere milanese...


 
posted by master Chef at 1:10 PM |


3 Comments:


At 5:49 PM, Blogger il Valery

Si parla di pacco bomba per la simpatica signora, preparato con olio derivato dagli scarti di preparazione del gnocco fritto.

 

At 3:18 PM, Anonymous Anonimo

potevi rispondere che a te non piace chi chiede di provare a infilare le chiavi nella serratura, CHE NON E' PER NIENTE EDUCATO (altro che infilarsi nella porta dove si abita!);-)

 

At 5:47 PM, Blogger Upstream

Io sento di giustificarla invece.

Trovarsi dinanzi due ingegneri e uno pseudo bboy prestato al fashion system non è piacevole per nessuno. Nessuno.

Anche perchè a difendere la baracca ci è rimasto il sottoscritto. Facile sparare a zero da 200km di distanza tze.

Signora dai capelli rossi sono con te.

Kadett colore?